''L'operazione portata a termine con successo oggi a Rosarno, contro lo sfruttamento della manodopera extracomunitaria da parte di organizzazioni criminali senza scrupoli, dimostra che la strada intrapresa dal Governo per riaffermare la presenza dello Stato in Calabria e' quella giusta''. Lo afferma, in una nota, il ministro della Giustizia Angelino Alfano commentando l'operazione Migrantes che ha portato all'arresto di trenta persone nonche' al sequestro di beni per circa 10 milioni di euro.
''Ho telefonato al procuratore della Repubblica di Palmi Giuseppe Creazzo - afferma il Guardasigilli - per congratularmi per il buon esito di un'inchiesta che fa finalmente luce sull'odiosa e disumana pratica del caporalato nella zona di Rosarno''.
Tra l'altro, spiega una nota, il capo della procura calabrese, che e' inserita nell'elenco delle sedi disagiate, ''e' stato il promotore di una brillante iniziativa che ha portato all'arrivo di nuove risorse nell'ufficio giudiziario''. In quest'ottica, Alfano auspica che ''il Csm provveda in tempi brevissimi alla copertura dei posti ancora vacanti''.
''Proprio a Reggio Calabria, alla fine del gennaio scorso - conclude il ministro - il Governo ha varato un Piano straordinario contro le mafie in dieci punti, uno dei quali dedicato proprio alle misure di contrasto del lavoro nero. Ed e' sintomatico, a mio giudizio, che proprio da qui arrivi la buona notizia di questo ennesimo
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