Amendolara. Per la prima vola sventola la Bandiera Blu

venerdì 13 maggio 2011 |



C’è giustificata euforia in paese per l’assegnazione del prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu che non veniva assegnata da tempo ad una località turistica dell’Alto Jonio. L’ultima Bandiera Blu era stata appannaggio di Roseto Capo Spulico, ma da quella data sono passati diversi anni. Nel frattempo però Amendolara sognava la Bandiera Blu e non ha mai trascurato questo ambito traguardo, tanto che si era piazzata al primo posto tra i comuni della Provincia di Cosenza nella speciale classifica redatta ogni anno da Legambiente. La bella notizia ha fatto ben presto il giro di un paese in fermento per via delle imminenti consultazioni amministrative. Il sindaco Melfi, che ha sempre fatto della questione ambientale un suo cavallo di battaglia ancora non ha commentato ufficialmente l’ambito riconoscimento conquistato proprio negli ultimi giorni del suo mandato politico che sta per scadere. Ma la Bandiera Blu è da condividere con tutti i cittadini che hanno collaborato e soprattutto con gli imprenditori turistici che ne hanno sposato la causa e che da domani capitalizzeranno un risultato davvero importante. Non basta infatti offrire mare pulito, il che è già difficile: la Bandiera Blu viene assegnata solo se viene verificata la sussistenza di pre-requisiti ben precisi, che non riguardano solo la qualità delle acque per la balneazione, ma anche la gestione ambientale (la raccolta differenziata), la sicurezza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini ed ai turisti ed in particolare l’assenza di barriere architettoniche per i portatori di handicap. Amendolara ci ha creduto, ha sempre investito sul turismo ed oggi si materializza un sogno e conquista un traguardo molto ambito che potrà capitalizzare in futuro per accrescere il suo “appeal” nei confronti dell’utenza turistica.
Pino La Rocca
Nuovasibaritide

Milano ricorda la giornalista Jole Zangari

lunedì 11 aprile 2011 |


A Milano, negli ambienti giornalistici, il suo ricordo è sempre più vivo e commovente. La conoscevano tutti. E tutti la stimavano.


«È una delle figure più care del “Pantheon” giornalistico milanese», dicono oggi di lei, molti illustri colleghi nella sala stampa nazionale.

È stata davvero grande, in tutti i sensi, Jole Zangari, la giornalista-avvocato (o avvocato-giornalista, che dir si voglia) che, partita giovanissima dalla Calabria, è riuscita ben presto a distinguersi egregiamente nel capoluogo meneghino, alternando la professione forense a quella giornalistica. È stato, per l’appunto, in Lombardia che ha trascorso tutta la sua vita, anche se da Mammola (piccolo centro del Reggino, dov’era nata nel 1938) non si è mai completamente staccata. «Vivo lontana dalla mia regione e dal mio paese solo fisicamente», diceva spesso, «ma la mia testa e il cuore sono sempre rimasti lì, nella mia Calabria».

Sono passati tre anni da quando Jole ci ha lasciato. E ora a Milano, per onorarne la memoria, si sta pensando d’istituire un premio giornalistico a lei intitolato. Jole Zangari, giornalista pubblicista (cioè, libero professionista dell’Informazione), ha infatti rappresentato dal 1966 non solo una figura di giornalista esemplare, maestra per tanti giovani praticanti lombardi, ma è stata anche fautrice di numerose battaglie sindacali, vinte proprio grazie all’impegno e alla tenacia con cui ha sempre affrontato i problemi della categoria, durante i suoi prestigiosi incarichi ricoperti sia all’interno dell’Ordine nazionale dei Giornalisti che in seno alla giunta esecutiva della Fnsi, Federazione Nazionale Stampa Italiana. Per quarant’anni ha diretto l’organo d’informazione dei giornalisti italiani «Tribuna Stampa», occupandosi pure di teatro e di tematiche giuridiche su altre testate. Lo ha fatto con grande serietà, con grande applicazione e grande umiltà, fino alla fine dei suoi giorni.

Io, che ho avuto il privilegio di essere stato suo amico, prim’ancora che collega (e di aver fatto parte della sua redazione) la ricordo così: una persona a dir poco speciale, affabile, sempre disponibile con tutti. Per di più, attraverso un’attenta rilettura dei suoi scritti, oggi riscopro una giornalista ancor più eccellente, i cui articoli testimoniano la sua grandezza. Una intellettuale, con una cultura non limitata a specifici argomenti ma che le permetteva di spaziare - con acume e competenza - dal giornalismo sindacale alla critica teatrale, dalla divulgazione scientifica alla disquisizione filosofica, fino alla nota di costume. Finanche Indro Montanelli, in più occasioni, trovò modo di esaltare pubblicamente la sua opera. Perché, sì, Jole era (e rimane) davvero grande. E come tutti i grandi non morirà mai.

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Vincenzo Pitaro
Gazzetta del Sud - Cultura

XIII Settimana della Cultura - gli eventi del MACA

lunedì 4 aprile 2011 |

Anche quest'anno, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) partecipa alla Settimana della Cultura indetta dal MiBAC.

A partire dal 9 aprile, la Sala Estemporanea del museo ospiterà un'installazione di sei sculture in vetro intitolata Amazzoni e un dipinto dedicato alla città di Acri dal titolo E' ancora possibile – entrambe opere di Silvio Vigliaturo. Lo stesso artista, domenica 17 aprile, in occasione della giornata di chiusura della Settimana della Cultura, farà da guida a coloro che verranno a visitare il MACA, spazio che ospita una collezione di oltre 200 delle sue opere. Vi ricordiamo, infine, che fino al 29 maggio il museo ospiterà la mostra Francesco Toraldo, composizioni musicali.

 

 

Ufficio stampa MACA

www.museovigliaturo.it

www.facebook.com/MACA.Silvio.Vigliaturo

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Mostra d'arte a Cosenza, partecipano anche bisignanesi

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L'Associazione degli Artisti d'Europa propone al pubblico la mostra
intitolata Antheus the sicret of black art. Nella traduzione in lingua
italiana, Antheus il segreto della magia nera presenta in rassegna i
capolavori di un artista francese che vive in Italia, insieme con quelli di
altri insigni protagonisti, anch'essi maestri d'indiscutibile bravura nell'esercitare
la tecnica della pittura a penna. Antheus lo pseudonimo di Gianfrancõis
Pugliese è l'autore di una produzione di opere raffinate caratterizzate da
paesaggi, figure e simboli. La sua arte, influenzata dal tardo gotico
internazionale, è l'espressione universale del mistero illuminato dalla
ragione pura, rivisitato in una chiave assai moderna. In tutta la produzione
grafica si ricorre alla rappresentazione di forme sferiche, le quali
esprimono il libero pensiero attraverso l'intelletto umano. La ragione,
inoltre, è raffigurata utilizzando altre forme, fra cui quella del cerchio
simbolo di perfezione intangibile, capace di guardare nell'occulto e
proseguire anche oltre. La produzione filantropica di Gianfrancõis è
ricamata sulla carta mediante i tratti chiari e scuri di una semplice penna
sfera. L'inaugurazione della mostra è prevista per le ore 17:00 del due di
aprile e resterà aperta al pubblico fino al giorno nove del corrente mese.
La manifestazione artistica sarà ospitata alla Casa delle Culture di Cosenza
in Corso Telesio, presso la sala Pazienza.

01/03/2011 Alberto De Luca per il Comitato Cittadino Libero

Sindaco di Gioia Tauro: "Governo abbassi tasse di ancoraggio"

martedì 11 gennaio 2011 |

''Quanto sta accadendo al porto di Gioia Tauro e' preoccupante. Succede nel momento in cui la riduzione delle tasse di ancoraggio e' venuta meno, al 31 dicembre 2010''. Cosi' il sindaco di Gioia Tauro, Renato Bellofiore, interviene sulla chiusura per 30 ore dell'infrastruttura, disposta dalla Medcenter per la mancanza di navi. Domani il primo cittadino incontrera' il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta per sottoporre la questione. ''Era un incontro gia' programmato - spiega all'ADNKRONOS Bellofiore - per discutere di altre problematiche che riguardano Gioia Tauro, ma questo punto ora diventa il primo che portero' al tavolo''.
La richiesta di Bellofiore al governo nazionale sara' l'emanazione di un apposito provvedimento per la riduzione delle tasse di ancoraggio, di cui l'anno scorso si e' fatta carico l'autorita' portuale, e un Apq aggiuntivo rispetto a quello sulle infrastrutture gia' sottoscritto dalla Regione Calabria. ''Il governo deve dimostrare ora di essere vicino al Mezzogiorno, e di far seguire i fatti alle promesse. Abbiamo bisogno di un aiuto per rendere il porto vantaggioso in termini commerciali e fiscali. Altrimenti sarebbe la morte di un'intera regione. Non possiamo permetterci di perdere quasi tremila posti di lavoro, tra i dipendenti della Medcenter e l'indotto''.

Il sindaco di Gioia Tauro lancia un sentito allarme sulla concorrenza estera. ''Se non verranno adottati interventi che fissano vantaggi fiscali rischiamo di subire la concorrenza dei porti del nord Africa, dove il costo del lavoro e piu' basso e non controllato. Il fondale di Gioia Tauro -conclude Bellofiore- e' 18 metri, potrebbe ospitare le navi grandi. Invece altri porti e Trieste non ce l'hanno. Dovrebbero realizzarlo apposta con un notevole aggravio di costi. Noi ce l'abbiamo gia'''.
Fonte: Adnkronos

Sempre più NORD – Lo sceneggiato della politica che non c’è

lunedì 22 novembre 2010 |


E le stelle stanno a guardare…, mentre impietosamente scorre la pellicola dell’ennesima puntata telenovela politica per la serie “sempre più nord.”
Come il colpevole ritorna sul luogo del misfatto, così il Cipe si ripete ed assegna 21 miliardi di opere pubbliche infrastrutturali interamente al nord. Per il Meridione solo 240 milioni alla Puglia, pari all’ 1,14% del totale, meno che briciole!!!

Per noi, l’ Ospedale di Praia NON SI TOCCA !!!

venerdì 8 ottobre 2010 |

E’ in atto, in questi giorni, una assurda ed incredibile strumentalizzazione che ha il sapore squallido della volgarità, secondo la quale, il sottoscritto sarebbe favorevole alla riconversione dell’ Ospedale di Praia a Mare. Niente di più falso !!!

ALDO MONDINO. Maestro di Fantasmagorie

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A partire dal 20 novembre 2010, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) dedicherà una personale al grande artista torinese Aldo Mondino, senza dubbio uno degli artisti italiani più eclettici della sua generazione, tra i principali protagonisti della sorprendente stagione creativa degli anni Sessanta del capoluogo piemontese.