NAVE VELENI: BRATTI (PD), ANCORA TANTI DUBBI E INCERTEZZE

giovedì 22 ottobre 2009 |

CETRARO (COSENZA), 22 OTT - ''Permangono tanti dubbi e tante incertezze sul perche' questa situazione si e' venuta a ricreare in un determinato momento''. A dirlo e' stato Alessandro Bratti, capogruppo del Pd alla Commissione sulle ecomafie, al termine del sopralluogo compiuto oggi in Calabria, riferendosi alla vicenda del relitto individuato al largo di Cetraro. ''Dalle carte - ha aggiunto - al di la' di quello che dice il pentito, emerge che era da tempo che si sapeva che c'era questo relitto o piu' di un relitto. La gente del posto lo sapeva da molto tempo. Cio' emerge da alcune carte. Chi si occupava delle indagini, ad un certo punto ci viene a dire che i pescatori raccontavano che le reti si impigliavano e, indistintamente, che indicavano il relitto in un certo luogo. Questo fa il paio con la dichiarazione del pentito il quale dice che in quel posto ha fatto affondare una nave. E' da questa coincidenza che nasce la ricerca che tramite l'Arpacal ha portato alle immagini gia' diffuse del relitto. Non si e' mai capito, pero', a quando risalgono le dichiarazioni dei pescatori''. ''Noi piu' cerchiamo risposte - ha detto Bratti - e piu' troviamo domande che invece al momento risposte non ne hanno''. Bratti ha anche evidenziato che ''se il Governo ci avesse raccontato per tempo e subito tutta una serie di cose che oggi abbiamo appreso, magari si sarebbero evitati una serie di polemiche e di problemi. Oggi abbiamo capito che c'e' una certa complessita' nel provvedere ad un'eventuale estrazione dei bidoni o a fare analisi sui sedimenti perche' servono particolari tecnologie e ci sono anche problemi di sicurezza''. (ANSA). SGH/MED

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