4° Raduno Suonatori di Organetto, a Bisignano (CS)

giovedì 15 ottobre 2009 |




Il prossimo fine settimana è all’insegna dell’organetto, tipico strumento musicale che in questi ultimi anni sta ricevendo onore e gloria, lo stesso strumento che in epoca passata era considerato essenziale per una festa agreste, oggi è più che mai rivalutato. Il quarto raduno di suonatori di organetto e altri strumenti tradizionali, come la zampogna, saranno presente a Bisignano nel rione Santa Croce, organizzato dall’associazione Gentes, si propone di portare avanti le tradizioni più genuine che caratterizzano la tipicità del popolo del sud. Nel corso della serata di sabato 17, l’iscrizione al raduno e poi le esibizioni in una piazzetta tra le più caratteristiche del quartiere, in cui si svolgerà anche la sagra della “quararella”, spezzatino che sarà offerto a tutti i partecipanti al raduno e chi farà visita per l’occasione alla città. Infatti, queste iniziative sono tutte mirate non solo a conservare le radici insite in una tradizione da salvaguardare, ma che servono ad offrire l’opportunità di visitare Bisignano, con le sue chiese, il santuario di sant’Umile, il museo del Palio, i suoi palazzi nobiliari e una campagna ricca e agricola, la liuteria e tanto altro ancora come il parco faunistico Misasia unico nel suo genere. In tarda serata la tradizionale sfilata nei vicoli dei partecipanti al raduno e poi l’esibizione di ognuno di loro sul palco. Anche in questa edizione sono annunciati molti gruppi che dell’organetto sono maestri. La città si trasformerà in un suono che sembra unico, ma le tarantelle la faranno da padrone. Per domenica 18, invece, durante la mattinata si terrà la tradizionale ed antica fiera della “Marunnella”, festa in onore di Maria Santissima di Costantinopoli, chiesa da qualche anno ristrutturata che si erge in via dei Vasai, dove un tempo esistevano artigiani che lavoravano l’argilla. La stessa statua di Maria di Costantinopoli verrà portata in processione per le vie del quartiere. Una sorta di festa religiosa e profana, che trova fondamento nelle tradizioni più antiche che un gruppo di giovani intendono non far disperdere.
Ermanno Arcuri

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