Reggio Calabria - Duecento chili di cocaina nascosti in mezzo a un carico di banane dall'Ecuador. Il maxisequestro di droga è stato fatto stamattina nel porto di Gioia Tauro. L'operazione, come spiegato in una conferenza stampa a Reggio Calabria, è stata condotta dalla Guardia di finanza ed è scattata in seguito a una "intensa attività di intelligence e di monitoraggio delle merci provenienti dal Sud America". Vi hanno partecipato l'ufficio antifrode centrale, della direzione interregionale della Calabria e della Campania e dall'Ufficio delle dogane di Gioia Tauro. Determinante si è rivelato l'utilizzo del "silhouette scan mobile", un apparecchio che consente di rilevare carichi dallo "specifico profilo di pericolosità" e il cui allarme porta ad approfondire i controlli con l'impiego dei cani antidroga. Proprio i cani della Guardia di finanza, e in particolare il labrador 'Task', hanno fatto individuare la cocaina a bordo della nave Dempasar: la droga era nascosta all'interno di un carico di banane proveniente dall'Ecuador e diretto formalmente a un'azienda siciliana. Gli agenti della finanza hanno trovato 6 borsoni, del peso di circa 33 kg ciascuno, contenenti 165 panetti di cocaina purissima che, secondo gli investigatori, erano destinati ad alimentare il mercato del Nord Italia. Le indagini ora procedono per individuare i vari anelli dell'organizzazione criminale responsabile del traffico. In particolare, ha detto il procuratore capo della Repubblica di Palmi, Giuseppe Creazzo, si tratta di individuare quale cosca gestisce il "traffico" all'interno della Piana di Gioia Tauro, anche se la convinzione è quella che non sia solo una "famiglia" ma tante 'ndrine che si spartiscono la droga e il mercato di tutta Italia.
Fonte: Repubblica.it
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