Crotone: 10.000 in piazza per il diritto alla salute

domenica 4 ottobre 2009 |

Diecimila persone in piazza, per dire no ai rifiuti tossici vomitati dalla fabbrica Pertusola e usati per costruire case e scuole. Oggi Crotone ha detto no alle discariche e chiede la bonifica dell'ex area industriale, nonché di tutti e 23 siti inquinati dalle scorie tossiche. Non solo. Crotone dice no anche alla tumulazione dei rifiuti tossici, perché non è risparmiando che si può risanare un territorio, né costruendo altre discariche. Questa è una terra che va bonificata. Ora, subito. Per non aumentare il numero di tumori. Vogliamo uno screening per tutta la popolazione. E’ questo che in diecimila hanno urlato in piazza. Crotone si è svegliata e adesso vuole vivere. La città dice no anche al sito di Giammiglione, che secondo il piano regionale, dovrà ospitare l’ennesima discarica di rifiuti tossici. Giù le mani dalla bonifica. Stavolta i soldi vanno utilizzati per progetti reali e non per passerelle politico – mafiose. Oggi la città è stata attraversata da due cortei, uno che è partito dallo stadio Scida e l’altro che ha bloccato la Statale 106 ed è partita dalla zona delle fabbriche. Tanti gli studenti in piazza. I promotori della manifestazione sono state le associazioni, i volontari, la gente comune, le scuole, le madri e i padri dei bimbi che si ritrovano scuole avvelenate dalle scorie tossiche. Le associazioni promotrici dell’evento, oltre ai sindacati sono: il Movimento “Terra, Aria, Acqua e Libertà” - ARCI Crotone – Coop. “Agorà Kroton” - Circolo ARCI “Culture in... Movimento” - Comitato Mi Rifiuto – Ass. “L'Iride” - Ass. “Tom B” - Ass. “Le Banlieue” - Circolo ARCI “Pagania” - Ass. “Maslow” - Co.Ver.Kr – Comitato “No alla Discarica di Giammiglione” - Ass. “La Comune” - ENPA – Ass. “Scandale nel Cuore” - Legambiente – Italia Nostra – Comitato “No alla Discarica” Papanice, Fabbricando l’avvenire e associazione Arcipelagosec.Questa non è una manifestazione che vuole essere fine a se stessa, e perciò non si accontenta di aver dimostrato lo sdegno di un’intera popolazione martoriata da anni nel silenzio.Proprio per questo motivo c’è ancora chi continua., e continuerà, la sua protesta fino a quando non verranno presi seri provvedimenti facendo lo sciopero della fame. Innanzi gli uffici della Prefettura, infatti, attualmente, ci sono persone (Rosanna Carvelli e Domenico Colosimo) fermamente intenzionate a non mangiare e a non far ritorno alle proprie abitazioni fintanto che non verrà dato un segnale reale e concreto, da parte del Governo, che mostri di aver recepito l’entità del disastro ambientale in atto e l’urgenza della bonifica.
Fonte: Movimento Terra Aria Acqua e Libertà, 04/10/09

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