Parola del professore Antonello Savaglio. La notizia circola discretamente, ma, se vera, sarà di quelle destinate ad evidenziare ancora più la pochezza delle informazioni sulla stessa nostra storia cittadina. Non la anticipiamo per non togliere agli studiosi il piacere di stupire durante l’incontro che si svolgerà il 23 agosto prossimo nel Chiostro del convento di San Bernardino con inizio alle ore.1930.
La manifestazione, dal titolo “Il convento e la Chiesa di San Francesco, Un tesoro da scoprire”, si svolgerà nell’ambito della ottava giornata di Studio su gli “ Incontri del sedile” voluta dalla Arciconfraternita dell’Immacolata. Dopo l’introduzione del Priore della Confraternita Gregorio Carratelli interverranno Antonello Savaglio della Università di Messina e Cristiana Coscarella della Università della Calabria. Le conclusioni sono affidate a padre Francesco Celestino, guardiano del convento di San Bernardino. Nessuno si sorprenda ( e soprattutto si offenda, per carità) sulla affermazione della pochezza delle informazioni sulla nostra storia. Si tratta di una indiscussa verità , non contestabile. Su questo monumento, poi, le ricerche storiche sono state, e sono, insufficienti. Ed infatti se vera la informazione ci sarà voluto quasi ottocento anni per sapere che………… Già io stesso( immenso nella mia poca conoscenza) avevo sorpreso i lettori di questa rivista web affermando che il Catin nulla c’entrasse con la costruzione della chiesa- convento di San Francesco d’Assisi. Né sorprendeva la affermazione di specialisti che tale chiesa della prima metà del XIII secolo, ma la cui stessa esatta data di costruzione è avvolta in un sostanziale mistero, fosse stata realizzata su un impianto precedente, ma di cui si conosce poco. Né, ed ancora, la zona, di una straordinaria valenza archeologica, è stata sufficientemente studiata e tutelata. E’ dovuto scendere ad Amantea l’esimio professor Vannini per effettuare i suoi primi studi sulla presenza degli arabi ad Amantea per aversi un progetto e relativo finanziamento per lo studio della antica chiesa francescana. E quanto messo a nudo durante gli scavi e la messa in sicurezza appare assolutamente insufficiente se paragonato a quanto altro può e deve essere studiato. La stessa fine della chiesa convento è una sorpresa. Ancora negli anni venti del secolo scorso la parte sud della navata principale appariva presente ed in alcune foto degli anni settanta era presente ancora il muro della navata ad ovest. Né si ha conoscenza della frattura della roccia soprastante la chiesa stessa ( sotto il muro di difesa della antica torre) ed al cui collasso è dovuto il crollo della navata e della parte di chiesa ad esso grande masso sottostante. Collasso del quale si ignora la data anche se appare verosimile la affermazione che il crollo possa essere avvenuto durante il terremoto del 1905. Al 23 agosto, dunque. Una buona occasione per saperne di più.
Giuseppe Marchese Da Gli Amici del Centro storico
Fonte: Amantea.net
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