Sono in corso le indagini della magistratura per la morte di G.M.G., una bambina di 8 anni ricoverata ieri nell’ospedale di Certraro, in provincia di Cosenza, per fenomeni di diarrea e vomito che nei giorni precedenti erano stati trattati in casa. Oltre a quella della magistratura sono state avviate due inchieste amministrative, una a cura dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, e l’altra a cura della Regione Calabria. Obiettivo delle indagini è accertare come e perché la piccola paziente sia deceduta a 24 ore dal ricovero in ospedale, dopo un tentato, ma impossibile per il precipitare delle condizioni di salute, trasferimento all’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza.
La vicenda, sulla base dei documenti clinici e delle testimonianze è stata per ora così ricostruita dall’Asp cosentina. La bambina è stata ricoverato alle 10 del 9 agosto. Lo stesso giorno sono stati effettuati esami ematoclinici ripetuti nel corso della giornata da cui è stato evidenziato un quadro di disidratazione. Alla piccola paziente è stata quindi somministrata terapia idratante venosa con monitoraggio clinico, compresa una valutazione cardiologica con elettrocardiogramma e urologica con ecografia addominale, a cui nelle prime ore di oggi è seguita una terapia antibiotica per il persistere della sintomatologia algida nonostante la idratazione.
Tenuto conto della complessità clinica del caso verso le 8,30 del mattino di oggi è stato deciso il trasferimento in eliambulanza verso l’ospedale Annunziata di Cosenza ma alle 9,30 è insorto un quadro clinico di shock, con segni neurologici rilevanti. Per tale motivo, in attesa del trasferimento, è stato deciso che fosse eseguita una Tac. Controllo strumentale che non è stato possibile per la momentanea indisponibilità della procedura dalle 9,55 alle 10,20. Alle 10,22, a ogni modo, era già in assetto di decollo il mezzo di elisoccorso per cui si è deciso di non indugiare e trasferire la paziente verso Cosenza. Nel tragitto le condizioni cliniche della bambina sono precipitate rendendosi necessaria l’intubazione con assistenza manuale. Giunta così sul lettino a bordo dell’elicottero i medici hanno ritenuto che non era sostenibile la procedura di trasferimento giudicando opportuno continuare le manovre di assistenza di rianimazione nel locali attrezzati del Pronto soccorso dell’Ospedale cosentino. A causa i ripetuti episodi di brachicardia e asistolia resistenti alla terapia medica, alle 12 la bambina spirava. Il dirigente medico dottor Arturo Laino ha disposto l’accertamento diagnostico autoptico.
Già dalle prime ore del pomeriggio la commissione nominata dal presidente della Regione Agazio Loiero, ha iniziato il suo lavoro di verifica dei fatti nel presidio ospedaliero di Cetraro. Componenti sono il dottor Antonino Bonura, dirigente generale vicario del dipartimento Sanità della Regione, la dottoressa Scordo e l’ingegnere Giosuè Giovinazzo dei Vigili del Fuoco. Informato dei fatti il governatore calabrese “è rimasto profondamente colpito e addolorato”, come riferisce il suo portavoce Pantaleone Sergi. “Per qualsiasi motivo sia avvenuta – ha fatto sapere Loiero – è doloroso apprendere della morte di una bambina e mi sento vicino ai suoi familiari. È giusto, tuttavia, chiarire ogni momento dal ricovero al decesso per capire se è stato fatto e se era possibile fare tutto quanto dovuto per salvarla”. “È un dramma umanamente inaccettabile, nonostante l’attenta e incessante opera degli operatori sanitari – ha detto il direttore generale dell’Asp di Cosenza Franco Petramala – e per questo, anche su sollecitazione del presidente della Regione Agazio Loiero, abbiamo nominato una commissione di inchiesta nelle persone del dott. Antonello Scalzo, direttore sanitario dell’Asp, dott. Giovanni Bisignani, primario di Cardiologia a Castrovillari e dott. Paolo Iuele, medico legale dell’azienda”.
(Ilvelino.it)
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