Era annunciato dallo scorso anno, che il calcio nella cittadina di sant’Umile andava riformato. Chiusa la parentesi del San Francesco, retrocesso dalla prima categoria e successivamente non più iscritto ad alcun campionato, si è tentato di far riemergere lo sport più seguito dagli italiani con il sant’Umile, una sorta di società mista del Mongrassano con delle individualità bisignanesi nella dirigenza. Non poteva coesistere quel sodalizio, non per campanilismo, ma perché mancava ogni criterio di fusione, per questo, con la crisi della società che ha vinto campionati a raffica, uno dopo l’altro, raggiungendo la Promozione, è svanito anche il sogno a Bisignano del calcio che conta. Adesso, si ricomincia da zero, anzi dalla terza categoria. Scelta legittima, che sarebbe dovuta maturare già lo scorso anno, anche perché in città da un ventennio esiste una scuola calcio rinomata che è molto attenta al vivaio nostrano. Il famoso detto “te l’avevo detto”, trova, purtroppo, conferma nel fatto che si è perduto solo tempo, inseguendo sogni di gloria impossibili, perché ogni paese ha la sua squadra a cui votarsi, e Bisignano non sentiva sua quella del Mongrassano e viceversa. Lo sport bisignanese non vive un periodo florido, se si esclude la pallavolo femminile che milita in serie C, sono lontani i tempi di un volley in serie nazionale, del calcio a 5 in serie B, dello stesso calcio a 11 militante in una categoria prestigiosa. Oggi, ci sono più strutture idonee per lo sport, ma meno persone che vogliono fare i dirigenti, investire in un grosso impegno. Senza la spina dorsale di chi dedica tempo e soldi in una società, nessuna disciplina sportiva può decollare. Viene, quindi, accolta con plauso il tentativo di mettere su una società con imprenditori che vogliono investire iniziando dalla Terza categoria, con la speranza che possa tornare l’entusiasmo sopito, è questo un ulteriore tentativo dell’assessore allo sport, Andrea Algieri, che sin dal primo momento ha avuto a cuore le sorti dello sport bisigannese, sempre ad un bivio se continuare con fatica, con tanti problemi o chiudere i battenti. Dal prossimo autunno, sembra assodato, si potrà seguire una categoria ed una squadra che si chiamerà Besidiae e che sembra l’unica possibilità di far riemergere il calcio agonistico e ridare lustro ad un passato che invita a fare sacrifici per il futuro. Spazio, quindi, ai giovanissimi calciatori locali, una strada da perseguire sino in fondo per inseguire i successi che merita Bisignano.
Scritto da Ermanno Arcuri
Fonte: nuovasibaritide.it
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