Il Parco nazionale del Pollino, posto a cavallo tra Basilicata e Calabria, nelle province di Cosenza, Matera e Potenza, con oltre 192.000 ettari è il parco naturale più grande d'Italia. Prende il suo nome dal Massiccio del Pollino.
Il Territorio:
Il territorio del Parco comprende in tutto 56 comuni, 32 della Calabria e 24 della Basilicata.
I comuni in territorio calabro sono: Acquaformosa, Aieta, Alessandria del Carretto, Belvedere Marittimo, Buonvicino, Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Civita, Francavilla Marittima, Frascineto, Grisolia, Laino Borgo, Laino Castello, Lungro, Maierà, Morano Calabro, Mormanno, Mottafollone, Orsomarso, Papasidero, Plataci, Praia a Mare, San Basile, San Donato di Ninea, Sangineto, San Lorenzo Bellizzi, San Sosti, Sant’Agata d’Esaro, Santa Domenica Talao, Saracena, Tortora, Verbicaro.
I comuni in territorio lucano sono: Calvera, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelsaraceno, Castronuovo S. Andrea, Carbone, Cersosimo, Chiaromonte, Episcopia, Fardella, Francavilla in Sinni, Latronico, Lauria, Noepoli, Rotonda, San Costantino Albanese, San Giorgio Lucano, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Senise, Teana, Terranova di Pollino, Valsinni, Viggianello.
Fra questi alcuni sono di interesse storico-archeologico: Castelluccio, Viggianello, Rotonda, Castrovillari, Morano Calabro, Laino Borgo, Mormanno, Scalea, Papasidero e Civita, altri sono importanti dal punto di vista socio-culturale, perché sono comunità albanesi che si insediarono nel territorio lucano e calabrese tra il 1470 e il 1540, sono: San Paolo Albanese, San Costantino Albanese, San Basile, Lungro, Plataci, Frascineto, Civita. Il paese più alto del Parco è Alessandria del Carretto con i suoi 1000 m s.l.m. paese che ancora oggi conserva antiche tradizioni culturali e musicali. Tra gli edifici religiosi degni di nota si annoverano, in territorio calabro, il complesso monastico della Madonna delle Armi a Cerchiara e ruderi di conventi, come quello del Colloreto a Morano Calabro, mentre in Basilicata, nel comune di San Severino Lucano, trovasi a circa 1500 m di quota, nel cuore del Parco, il santuario della Madonna di Pollino, meta di un culto religioso profondamente radicato tra la gente del luogo.
E' il Parco dalle mille emozioni; dalle cime ancora ammantate dall'ultima neve di primavera, si passa alle praterie d'alta quota a pianori carsici, da vertiginosi strapiombi ad aride steppe pietrose e fiumare dai greti fioriti, a profondissime gole selvagge scavate dalle acque fresche, chiare, limpide, ed a deliziosi boschetti ornati di ontani, salici e pioppi, attraversando fitti boschi, misteriose foreste di faggio ed abete bianco, grotte, dirupi, gole e vallate, si possono osservare le tracce di lupi, cervi, caprioli, scorgere il volo maestoso dell'aquila, del falco, dell'avvoltoio, della poiana, del nibbio, sentire il battere del picchio, dello scoiattolo e del ghiro.
Ed infine sui contorni delle cime più elevate,ci si trova al cospetto di veri monumenti arborei, immersi in un'altra dimensione temporale, che non hanno uguali nel nostro continente: il Pino Loricato, simbolo del Parco, tenace superstite dell'ultima era glaciale.
E' un territorio ancora incontaminato, dove esistono dei valori unici con silenzi ed orizzonti interminabili, per tutti coloro che sensibili al fascino della natura, vogliono ritemprarsi ed ossigenarsi in un vero e proprio paradiso.
Per la guida turistica del Pollino visita il sito http://www.guidaparcopollino.it/
Come Arrivare:
Auto
Raggiungere e percorrere l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria ed uscire a LAURIA SUD, LAINO o CAMPOTENESE e proseguire per Rotonda.
Autobus:
Ci sono numerose autolinee che fermano poco lontano da Rotonda. Consultate gli orari disponibili sui seguenti siti:
Dal Nord (Roma, Firenze, Perugia, Milano, Padova, Bologna, Genova, Torino, Germania, Svizzera) http://www.simetspa.it/
Dalla Puglia http://www.saj.it/
Da Napoli e Salerno http://www.slasrl.it/
Treno
La Stazione più vicina è Sapri (SA)
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