La Calabria è nota per essere una terra selvaggia, bella e difficile. Da sempre un po' ostile, come la natura del suo territorio diviso tra il mare e la montagna. Dal punto di vista paesaggistico, infatti, potrebbe non dover invidiare nulla al resto del mondo.
Tra i luoghi rinomati, uno in particolare è la meta estiva più ambita: Tropea, tra i più piccoli comuni d'Italia per estensione territoriale. Più antica di Roma, fu fondata da Ercole che - di ritorno dalla Spagna - si fermò sulla Costa degli Dei e fece di questo piccolo paese che si erge sulla roccia, il suo "trofeo". A pochi chilometri da Pizzo Calabro, famoso per il gelato al tartufo, Tropea si difende bene con la sua cipolla rossa e dolce dalla forma un po' allungata. Tra i vicoletti non manca mai, e dorme al sole sempre accompagnata da "filare" di peperoncini piccantissimi.
La costa sfoggia spiagge dall'acqua limpida e cristallina grazie al fondale bianco di sabbia spessa che non appiccica e non scotta. Sembrerebbe di stare alle Maldive, se non fosse per le frasi che si odono girando per le strade, in quel tipico accento calabrese dalle triple "t".
Fonte: www.fotoup.net
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